3 luglio 2016 – Oran Pamuk e il museo delle storie quotidiane

eredità del Fiume
eredità del Fiume

Domenica 3 luglio abbiamo deciso di trascorrere una “giornata particolare”.

Tanta voglia di non far niente spaparazzati al fresco di un parco o a mollo in una qualche spiaggia del Delta, o, perché no, di seguire qualche bella iniziativa estiva.

 Invece Il Fiume, che poi è il soggetto di queste brevi note, ha deciso di immergersi nel doloroso compito del ricordo. Il “ricordo” e la “memoria” sono nel nostro dna, si usa dire oggi, ed è tanto più vero per chi ha deciso di raccogliere e portare avanti l’eredità lasciata da Luciano Bombarda.

Non ci sono capitali dentro questa eredità, qualche centinaio di euro appena, frutto di molto lavoro con le scuole e qualche Amministrazione Comunale illuminata, qualche contributo di amici e sostenitori, pochi euro destinati alle iniziative che Luciano aveva già programmate nonostante la decisione di tagliare con tutto.              Una eredità soprattutto morale, di denuncia delle ingiustizie del mondo e di lotta contro l’apatia e l’indifferenza che accomunava Il Fiume a tanto buon associazionismo.

Un’eredità fatta anche di una mole di materiale bibliografico e non solo, che abbiamo voluto accogliere e di cui dobbiamo farci carico.

Da alcuni anni la collezione di libri, riviste , cd e appunti, notule e biglietti di viaggio, lettere e volantini che Luciano Bombarda aveva messo assieme in anni di attività, aspettava paziente che ci fosse il tempo e la voglia di metterci le mani.  Dopo la dolorosa e improvvisa scomparsa di Luciano tutto il materiale era stato rinchiuso alla rinfusa in numerosi scatoloni dormienti a casa dei componenti del direttivo.  Grazie alla disponibilità di Antonella e Baci (Giuliano Baccilieri campione di rugby con la moglie amici di Luciano da una vita) con Piero ed Elisabetta, domenica scorsa ci siamo messi al lavoro e abbiamo fatto un po’ di ordine tra gli oggetti e i sentimenti.

Non è stato facile, e si può immaginare perché.

Amici alle prese con una narrazione
Amici alle prese con una narrazione

Una giornata non è stata sufficiente per classificare quanto raccolto con la furia dell’appassionato da chi spaziava dalla lotta alle mafie, all’impegno sociale in Emergency, dalla Shoah alla storia del Popolo Rom, dalla storia locale a quella internazionale, da chi teneva tutto, dagli scontrini del bar alle ricevute dei rimborsi agli ospiti delle iniziative del Fiume. Tutto racchiuso in scatoloni e cartelline con titolo e data e tenuto, fino a che lui è stato con noi, negli spazi del suo magazzino “di calce e cemento”.

Proprio oggi Oran Pamuk ha scritto su Repubblica un articolo sulla funzione del museo. Ha scritto dei grandi musei ma anche di come scoprì l’esistenza e l’importanza dei musei diffusi in un’Europa in cui la memoria viene riservata a chi ha voglia di scoprirla e farsene carico. Lo scrittore turco scrive di quando “più avanti i piccoli musei nelle strade secondarie delle città europee mi portarono a capire che i musei, proprio come i romanzi, possono anche parlare per le persone per i singoli”.

Non è detto che faremo della biblioteca del Fiume un museo a Luciano, tuttavia quanto raccolto sicuramente parla di lui e ci stiamo interrogando su come questa eredità possa essere utilizzata e condivisa per gli scopi cui Luciano teneva.

Un primo passo è stato fatto, ma per ora basta così.