25 gennaio 2018 – I Giusti tra le Nazioni

Quest’anno abbiamo programmato per gli interventi nelle scuole una diversa  lettura della ricerca sull’internamento libero in Polesine. Abbiamo voluto mettere in risalto il ruolo svolto dai comuni cittadini nel far sentire i profughi sostenuti e appoggiati fino al punto da metterli in salvo a rischio della vita loro e delle loro famiglie. Lo scopo era quello di far capire ai ragazzi l’importanza delle scelte personali e la possibilità che queste “facciano la differenza” nel salvare vite umane.

A Montagnana abbiamo incontrato tre classi delle terze medie dell’Educandato San Benedetto, una grande struttura scolastica dotata di convitto e molto ben organizzata. Con la collaborazione e grazie alla volontà dell’ Anpi locale ai ragazzi è stato proposto un incontro durato più di due ore. Sorprendente l’attenzione dei ragazzi sicuramente frutto del lavoro degli insegnanti.  L’intervento si è focalizzato sulla salvezza di sette persone nascoste nella soffitta di Pontemanco dalla famiglia Brunazzo e dal riconoscimento che questo atto ha ricevuto dallo Yad Vashem.

Gli alunni hanno ascoltato in silenzio e , anche se gli argomenti non erano dei più facili, hanno capito il messaggio. Lo hanno confermato le domande e gli interventi di molti di loro. Hanno capito il senso e i protagonisti della storia e hanno tirato fuori dai loro vissuti familiari i racconti uditi ormai dai nonni e a volte dai bisnonni (se pensiamo che in terza media ci sono ragazzi nati nel 2005).

Il nostro grazie va all’ Anpi per aver voluto questa forma di trasmissione del giorno della Memoria, costruita per tempo e con la collaborazione del Memoriale de la Shoah, nella figura di Laura Fontana, che ci ha indicato come depositari di storie che possono essere utili anche ad affrontare meglio il presente.   Non abbiamo mostrato nemmeno una immagine di morte e orrore, ma pensiamo sia più importante aver fatto riflettere anziché emozionare.

25 gennaio 2018 – Costa di Rovigo.   In contemporanea ai ragazzi delle scuole medie di Costa di Rovigo abbiamo proposto un intervento del prof. Fausto Ciuffi, direttore della Fondazione Villa Emma di Modena.   In occasione della inaugurazione della mostra sul salvataggio a Nonantola di settanta ragazzi ebrei in fuga da Hitler nel ’43, che si può vedere per alcuni giorni all’archivio di Stato di Rovigo, il professor Ciuffi ha raccontato ai ragazzi la storia di un salvataggio clamoroso.    I nostri ragazzi hanno dimostrato oltre che interesse, anche una grande preparazione, non a caso Costa di Rovigo  da anni fa un lavoro di recupero della Memoria  in collaborazione con l’Associazione il Fiume, e ha posto in atto iniziative di grande spessore tra le quali, nel 2016, la posa delle “pietre d’inciampo” in nome della famiglia Buchaster.

La medaglia che lo Yad Vashem conferisce ai giusti tra le nazioni