Nella casa stessa di Matteotti, tra le stanze e le scale che i protagonisti hanno percorso nel corso della loro vita, due bravissimi attori hanno fatto rivivere atmosfere e sensazioni da brivido, leggendo il carteggio tra Giacomo Matteotti e la moglie Velia.
La profondità delle riflessioni che i due innamorati si scambiavano, ha fatto capire quanto forte fosse l’impegno politico del giovane borghese che aveva a cuore il miglioramento della vita dei suoi conterranei, ma comprendeva che stava sacrificando la sua famiglia.
Per contro, Velia, pur soffrendo per la lontananza da lei e dai figli, non faceva mai mancare al marito il suo sostegno e appoggio, rivendicando per sé i pochi momenti possibili.
Quando, nelle ultime lettere, Velia con determinazione ha dato le disposizioni a Mussolini per i funerali del marito, la commozione per la forza dell’esempio di dignità morale e civile della moglie di Matteotti si è mescolata al ricordo dell’impegno civile cui Luciano, fino all’ultimo, ha chiamato tutti noi suoi amici.
Il professor Primo Griguolo, direttore della Casa Museo Matteotti di Fratta Polesine, nonchè “innamorato di Matteotti”, come si è definito, ha introdotto la figura del politico più determinato nella lotta contro il fascismo, dando l’impressione di poter parlar per ore se non fosse seguita la performance di Ruben Garbellini e Olga Manganotti.
I due giovani e bravissimi attori meriterebbero di portare questo lavoro ad un pubblico più vasto, anche se, la suggestione che deriva dal rivivere la storia nei luoghi della stessa è un unicum che aggiunge valore alla rappresentazione, così come il suono del il violoncello di Paola Zannoni che, spandendosi per le sale, sottolinea con perfetta scelta musicale tutti i momenti che le lettere percorrono.
E’ stato un bel modo di ritrovarsi per il Fiume che riprenderà le iniziative nei prossimi mesi con un programma intenso e significativo.