Non è la guerra mondiale come la conoscevamo, è una guerra multifrontale su cui in questi anni sono state spese milioni di parole. Ci si sente quasi in imbarazzo a esprimersi in mezzo a tanto clamore.  La guerra oggi è simile ad un videogame in cui gli schermi sono il modo per partecipare da lontano e assistere a chi muore realmente e alle capriole del potere che fa tutto e il contrario di tutto secondo le convenienze.

Poi c’è la realtà e chi muore, chi viene affamato, chi si nasconde dietro ai terroristi per compiere massacri senza ragione, chi subisce nella realtà atti di violenza anche fuori dallo scenario di guerra ma in risposta alla guerra, chi scende in piazza e nelle urne non prevale.

Per fortuna c’è San Francesco che in Italia verrà riesumato e portato ad esempio ai ragazzi di umiltà, povertà e amore.