Nella fascia in testa al nostro sito compaiono alcune personalità che consideriamo vere e proprie “guide” all’agire per aver dedicato la loro vita alla pace ed alla crescita sociale ed umana del mondo.
La scelta non poteva essere esaustiva di tutti gli esempi positivi e quindi, oltre ad alcune figure del passato prossimo, il presente è rappresentato da Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace nel 1991.
Non vogliamo fare del giornalismo, ma visto che i telegiornali non danno notizie ormai e quel che resta è la rete, invitiamo chi ci segue a cercare su giornali e rete le notizie delle prime elezioni in Birmania dopo 20 anni, da quando il regime dei militari ha preso il potere e lo detiene con la forza.
Così Aung San Suu Kyi è una donna che fa opposizione dagli arresti domiciliari ed dall’isolamento da 15 anni!
La sua lotta, e quella delle opposizioni, in un paese che con tutti i mezzi limita le libertà, dovrebbe farci capire che la libertà e difficile conquistarla, e per questo, quando la si ha, bisogna fare di tutto per non perderla.
Tenere il potere con la forza è una tentazione per tutti coloro che lo hanno conquistato in un modo o nell’altro, e la forza può essere quella dei carri armati, ma anche quella di un’informazione imbavagliata, di leggi fatte per limitare la democrazia e quella di slogan costruiti ad arte su paure altrettanto costruite.
E su questo vogliamo far riflettere oggi.