Alle scuole medie di Ficarolo e di Costa la “giornata della memoria” è stata introdotta da un ospite d’eccezione, il rabbino di Ferrara, Luciano Meir Caro che, in accordo con le insegnanti delle due scuole, ha incontrato i ragazzi nei giorni 13 e 14 per portare la sua personale testimonianza.
Originario di Torino, negli anni della guerra e a seguito delle leggi razziali, si nascose in toscana tra le colline vagando con la famiglia da un posto all’altro, finchè nel ’44 con la madre e la sorella tornò a Torino, mentre il padre, rimasto a sistemare i bagagli, venne denunciato e deportato.
Da Fossoli ad Auschwitz la sorte del padre fu segnata e ricostruita, molto dopo la fine della guerra, grazie agli archivi e ai documenti ritrovati, ma la famiglia rimase a lungo in attesa del suo ritorno inconsapevole del dramma e del rischio sfiorato.
Il rabbino, che svolge il suo ministero a Ferrara da 20 anni, ha insistito sull’eguaglianza delle fedi nel monoteismo che accomuna ebraismo, cristianesimo ed islam e ha invitato i giovani a conoscere e farsi una propria opinione.
A Ficarolo l’incontro è proseguito con la deposizione di una corona di fiori alla lapide dei caduti e di Bruno Levi, ebreo ficarolese ucciso ad Auschwitz, che viene ricordato, ogni anno, alla presenza del figlio Franco Levi.
l’incontro a Ficarolo
il rav Luciano Caro con i ragazzi di Costa