25 maggio 2011 – Nel labirinto degli Dei

Nel labirinto degli dei è l’ultimo libro scritto dal Procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, che “Il Fiume” avrà il piacere di presentare, con l’aiuto dell’autore, mercoledì 25 maggio al teatro Jubilaeum a Stienta.

Si tratta, non di un “libro di storia” ma di un libro “di storie”, tratte dalla sua esperienza personale e professionale come magistrato. Nel primo capitolo del libro, intitolato Il caso e la necessità, Antonio Ingroia racconta della sua formazione e di come sia nato in lui l’interesse per la mafia, in giovanissima età, leggendo alcuni scritti di Leonardo Sciascia e guardando i film tratti dalle sue opere.

Nel libro  il magistrato racconta dei suoi studi presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo e del suo interesse per l’antimafia, che lo mette in contatto con il Centro siciliano di documentazione dedicato a Peppino Impastato. Qui, poi, l’incontro con alcuni magistrati, lo spinge a dedicarsi all’antimafia in modo professionale, decisione che, qualche anno dopo, lo porta sulla strada dei due grandi magistrati, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: il primo, in particolare, al momento del suo tirocinio come uditore giudiziario; il secondo quando, al momento della scelta del suo primo incarico, decide di affiancare Paolo Borsellino, come sostituto procuratore a Marsala.

Antonio Ingroia si racconta e attraverso se stesso parla della nostra storia, approfondendo alcuni eventi legati alla sua vita professionale.

Il libro, quindi, parla di uno dei periodi più oscuri dell’Italia in generale, e della Sicilia, narrando eventi che affondano le loro radici nel passato più o meno recente e nei fatti di cronaca che hanno per protagonisti pentiti, mafiosi e politici. Scopo del libro, come spiega lo stesso autore, è quello di svolgere un esercizio di memoria insieme ai lettori, al fine di andare oltre le “chiacchiere urlate” in tv, per riappropriarci del nostro passato e per “ritornare ai fatti, richiamare al terreno concreto della realtà”.