Nell’incontro al Liceo “L. Ariosto” di Ferrara lo storico tedesco Klaus Voigt ha presentato un libro di recente pubblicazione, su quello che viene definito l'”esilio” degli intellettuali di area tedesca in Italia.
“Rinasceva una piccola speranza. L’esilio austriaco in Italia (1938 – 1945)” (Forum Editrice Universitaria Udine, 2010), è una raccolta di saggi di autori e autrici italiani e austriaci, curata insieme alla storica Christine Koestner, in cui vengono analizzate le testimonianze e i diari di alcuni intellettuali costretti a fuggire per la loro ebraicità.
Una ebraicità più forzata dall’emanazione delle leggi razziali, che reale, molti , infatti, provenivano da famiglie assimilate, ormai parte della borghesia tedesca o mitteleuropea, e si sentivano pienamente tedeschi.
In particolare viene analizzata la vicenda di Herman Hakel, poeta e scrittore viennese, morto nel 1987, che percorse tutti i gradi dell’internamento in Italia, dal carcere di San Vittore al campo di Ferramonti di Tarsia in Calabria, all’internamento nel campo più piccolo di Campagna, nel Salernitano, fino al domicilio forzato nel comune di Rotonda in Basilicata.
Un caso, quello di Hakel, studiato dalla dottoressa Renate Lunzer, emblematico delle condizioni in cui si trovarono circa 7000 ebrei stranieri transitanti per l’Italia mussoliniana durante la II guerra mondiale, ma utile soprattutto per i dati che fornisce, a caldo, sulle condizioni del nostro paese e sulle caratteristiche del fenomeno, ancora allo studio, dell'”internamento libero”.
Nonostante la specificità dell’argomento i ragazzi del Liceo Classico ferrarese hanno dimostrato una grande attenzione e capacità di comprendere i passaggi storici che ne erano sottintesi, e questo fa ben sperare sull’uso della “Giornata della Memoria”.
KLAUS VOIGT ha conseguito un dottorato presso la Freie Universität di Berlino. Da diversi anni ricerca sul tema dell’esilio verso Francia e Italia. Tra le altre cose è stato docente presso le Università di Bologna, Trento e Parigi. Vive a Berlino dove lavora come storico.
CHRISTINA KÖSTNER ha studiato germanistica e romanistica presso le Università di Vienna e Torino completando gli studi con una tesi di dottorato sulla storia della Biblioteca Nazionale Austriaca ai tempi del nazionalsocialismo. Ha collaborato con numerose case editrici e lavora tuttora come bibliotecaria e ricercatrice nell’ambito degli studi di provenienza presso la Biblioteca Universitaria di Vienna (sezione romanistica).