AL DI LA’ DEL CAOS
Srebrenica è stata una delle pagine più buie della storia recente. Dopo il genocidio del Ruanda, compiutosi nel luglio del 1994, lontano ma ancora vivo nella sua drammaticità, ancora una volta l’Europa è stata al centro di uno sterminio di massa.
Nel luglio del ’95, le forze serbo-bosniache di Ratko Mladic, nonostante la presenza di Forze di protezione olandesi dell’ Unprofor, massacrarono circa 8000 uomini e ragazzi bosniaci.
Cifre e fatti agghiaccianti, ma quel che atterrisce di più, oltre alla vicinanza all’occidente civilizzato, è la inutile presenza e la totale inefficacia degli eserciti dell’UE e dell’ONU.
Sia in Ruanda che in Bosnia-Erzegovina, l’intervento delle forze di interposizione, o come si vogliano chiamare, non ha avuto nessun effetto pratico sulle violenze contro i civili.
Questa evidenza non ha portato a una revisione e riformulazione dei protocolli di intervento o se lo ha fatto non è la cosa che più risalta, mentre sconvolge il fatto che i soldati di stanza a Srebrenica siano stati insigniti dall’Olanda, con l’avvallo della commissione Europea, di una onorificenza per il coraggio dimostrato.
Elvira Mujcic, nel 93 fuggì da Srebrenica prima del massacro, ma lo visse a distanza con tutto l’orrore che lo accompagnò.
Oggi giovane donna, ma soprattutto scrittrice, Elvira Mujcic vive a Roma ed è una delle voci culturalmente attive nella promozione della conoscenza della sua patria d’origine, ancora in bilico tra la nostalgia di ciò che era ‘Ex-Jugoslavia e l’incertezza ciò che la Bosnia-Erzegovina diventerà, a fronte di un presente in cui niente è chiaro, se non la pericolosa divisione istituzionale del paese.
“Al di là del caos” è il primo libro che Elvira ha scritto e che presenterà per “Il Fiume” sabato 17 marzo, a Ferrara (ore 17.00 in libreria Feltrinelli) e a Stienta nella Sala Consigliare (ore 20.45), per Infinito edizioni ha pubblicato un nuovo libro quest’anno ” E se Fuad avesse avuto la dinamite” .