La notizia è recente e si perde nel mare della stampa sulla situazione politica, economica e sociale dell’Italia contemporanea. Nel contesto di una classe politica e dirigente che non esprime eccellenze che non siano autoreferenziali, i “saggi” scelti per far uscire dalla crisi l’Italia, sono persone certo di valore in quanto hanno fatto parte delle istituzioni del paese negli ultimi anni, ma proprio per questo sembra legittimo chiedersi cosa abbiano fatto per evitare questo imbarazzante stato di cose.
In parallelo ci sono persone e molto spesso donne, che operano a fianco ed ai margini delle istituzioni costruendo con duro lavoro, la parte del paese che funziona, e che come un silenzioso ingranaggio fanno camminare la macchina che altri provano a comandare malamente portandola fuori strada.
Una di queste, che Il Fiume si pregia di citare perché la nostra conoscenza personale ci mette al riparo da esprimerci per “sentito dire”, è Laura Fontana. Giovane e capace impiegata del Comune di Rimini, Laura Fontana occupa da alcuni anni il ruolo di direttrice dell’Ufficio Memoria della città che dal 1968 si occupa di studiare e diffondere la conoscenza della Shoah tra le giovani generazioni.
In virtù dei suoi studi e del suo lavoro di diffusione Laura Fontana è divenuta Responsabile Italiana delle attività del Memoriale de la Shoah di Parigi, la prima delle istituzioni che subito dopo la guerra si è occupata della raccolta e catalogazione dei documenti sulla deportazione e l’Olocausto in Europa.
Il suo impegno organizzativo ha portato ai seminari di Parigi tantissimi insegnanti delle scuole italiane, oltre che membri di Associazioni ed Istituti Storici che si occupano di Memoria. Un lavoro enorme e gratificato da stima e riconoscenza di moltissime persone tra cui tanti giovani studenti. La notizia recente è che Laura Fontana è stata nominata al vertice del Progetto EHRI (European Holocaust Research Infrastructure) come membro del direttivo.
Istituito nel 2010 grazie a un ingente finanziamento dell’Unione europea, il progetto EHRI è coordinato dal NIOD, l’Istituto olandese per la documentazione di guerra, con sede ad Amsterdam e riunisce venti istituzioni di 13 Paesi europei e di Israele fra le più importanti al mondo per la ricerca sulla Shoah.
Riunendo gli sforzi e le competenze storiche e archivistiche di importanti istituti, europei (l’Italia non è purtroppo rappresentata) e non, EHRI si prefigge di facilitare la ricerca e far luce su aspetti dell’Olocausto che ancora non sono stati approfonditi e divulgare la conoscenza storica dell’evento Shoah anche attraverso Online Courses e le nuove tecnologie e, infine, promuovere occasioni di alta formazione scientifica per gli esperti dell’argomento che tuttora mancano in Europa.
Laura Fontana, lavora seriamente sul campo e raccoglie, all’estero, i frutti che in Italia non le sono riconosciuti, ci viene in mente che anche Laura Boldrini è stata per anni tra i campi profughi del mondo prima che qualcuno pensasse di poterla mettere a capo di qualcosa, ci vengono in mente le centinaia di atlete e tra tante Josefa Idem, che nello sport e nel Coni non contano nulla ma sacrificano la loro vita sui campi sportivi.
Non per resuscitare il vecchio femminismo ma quanto bene farebbe un po’ più di concretezza femminile nei ruoli di comando? A Laura, cara amica de Il Fiume e di Luciano Bombarda, gli auguri di un grande successo .