30 maggio 2022- MUORE BORIS PAHOR SCRITTORE DEL SECOLO MA ANCHE AMICO DEL FIUME

Ormai si pensava che il “Professor” potesse vivere in eterno e che come un oracolo avrebbe dispensato le sue massime dall’alto della collina assolata di Contovello ed invece si è spento in silenzio, dopo aver parlato per una vita con fermezza e lucidità.

Molto si è scritto di lui e delle sue opere, il Nobel è stato evocato più volte negli anni scorsi ma a noi piace ricordarlo come un amico che non si sottraeva mai agli incontri anche se dovevano essere annunciati e rispettare le sue regole. Con Luciano Bombarda che non si lasciava intimorire da nulla e tanto meno dalla fama di chi lo interessava, il Professor ha fatto lunghi viaggi Trieste-Stienta, andata e ritorno,  perché la notte doveva tornare dalla sua Radoslava.    Pullover e impermeabile anche col caldo, per lui che aveva il freddo del lager nelle ossa, non mancavano mai, le minestrine con uovo e formaggio e il pane, di cui mangiava anche le briciole,  lo hanno preservato fino a 107 anni.  Fuori dall’ambito della letteratura slovena lo hanno portato il suo “Necropoli” e la trasmissione di Fabio Fazio. Grazie a Luciano abbiamo goduto piccoli tratti del suo lungo percorso e attraverso di lui abbiamo conosciuto importanti esponenti della cultura slovena da Tatjana Rojc a Dunja Nanut.

Un “grazie di tutto” è il minimo che possiamo dirgli.