Gli avvenimenti che si succedono nel nostro paese hanno come substrato comune un inasprimento dei toni della lingua che è stato sdoganato negli ultimi vent’anni. Nei programmi televisivi si è visto e si vede di tutto. Ormai accanto ad alcune voci sbraitanti che ottengono un certo successo, se ne affiancano altre che sperano di avere lo stesso successo e hanno come obiettivo non far parlare l’interlocutore. E’ venuto per fortuna il moto salvifico delle “sardine” una aggregazione di piazza come non si vedeva dagli anni ’70, che attraverso i social (Facebook soprattutto) ha riportato le persone umane (e non è una tautologia ma un binomio di senso) ad aggregarsi sotto la guida di giovani leader che non cercano un posto di lavoro ma vogliono un cambio del linguaggio nella forma e nella sostanza.
Come Associazione il Fiume ci sentiamo un pò “sardine” ante litteram perché , come diceva Luciano Bombarda, le parole hanno sempre avuto un peso per noi e abbiamo cercato la verità del documento rispetto alla potenza dell’emozione e del prendere per lo stomaco i nostri amici. Niente violenza, appello alla Pace e a tutto ciò che significa collaborazione e cooperazione e in questo segno vogliamo continuare ad operare.
Il lungo silenzio del sito è stato anche pausa di riflessione rispetto al troppo urlare che ci circonda.