Il palco del teatro Jubilaeum:
da sinistra Luciano Bombarda, Presidente dell’Associazione Il Fiume, Antonio Ingroia e Nicola Chiarini, giornalista de Il Corriere del Veneto
Antonio Ingroia, il Magistrato che è diventato, un po’ per scelta, un po’ per sorte, il successore di Falcone e Borsellino, arriva a Stienta, giovedì 10 novembre, col solito dispiegamento di forze di chi vive sotto scorta per essere stato minacciato dalla mafia. Con il fare dimesso e quasi imbronciato che lo fa sembrare timido (si vede appena tra gli uomini della scorta), il Giudice raggiunge il palco del Teatro Jubilaeum e con l’aiuto di Nicola Chiarini, giornalista del Corriere del Veneto, inizia a raccontare, in modo sommesso, dei suoi inizi di giovane apprendista a fianco del giudice Falcone prima, e di Borsellino poi.
La sala è piena di uomini e donne, in buon numero i giovani, e nel piccolo paese sulle rive di un Po in cui sta passando la piena, questo è sicuramente un momento memorabile. Il piccolo Magistrato che indaga sulle diramazioni e sulle trasformazioni della mafia, sa dare un saggio di come lavora un giudice, di come si distinguono le figure dei pentiti dalle altre di contorno meno definito (vedi il collaborante Ciancimino), e di quel che significa operare secondo la legge.
Il moderatore, con sagacia, lo porta un po’ alla volta a commentare le vicende più attuali e non può mancare il riferimento alla sua presa di posizione netta in difesa della Costituzione.
E la fermezza con cui il Giudice afferma che la Costituzione va difesa, specie quando afferma che”tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”, suscita l’applauso caldo del pubblico.
L’imparzialità e l’indipendenza nel proprio lavoro, non contrastano affatto con la difesa della Costituzione come garanzia dei diritti di tutti i cittadini. E questo, Antonio Ingroia avrebbe detto in qualsiasi contesto perché, “essere partigiano” e quindi prendere posizione e parte per qualcosa di giusto, va ribadito e sostenuto con forza, a fronte di chi ne vuol dare una lettura negativa.
Il pretesto della serata era stato la presentazione del libro di Ingroia “Nel labirinto degli Dei” ed è tra strette di mano e autografi sul libro, che termina un’altro incontro straordinario con uno degli uomini che ci rendono ancora orgogliosi del nostro paese.
Antonio Ingroia alla fine della serata