6 marzo 2013 – “sotto la cenere sta la brace ardente”

bagnoli città della scienza

– “Sotto la cenere sta la brace ardente“. Con queste parole di speranza Roberto Saviano commenta quanto accaduto alla Città della Scienza di Napoli, andata distrutta il 4 marzo scorso a causa di un incendio doloso, le cui indagini sono ancora in corso.

Uno scheletro sul mare. Completamente distrutto lo Science Center, il planetario, sei capannoni per dodicimila metri quadri e danni per oltre venti milioni di euro. Nulla sembra sopravvivere a Napoli. Resta il teatro, da lì bisognerà ripartire, e Corporea, cantiere fermo da tempo, l’ultima parte di museo che doveva rappresentare il corpo umano.
Chi non c’è stato, non può immaginare la bellezza di questo luogo: per descriverla bisognerebbe saccheggiare Virgilio, che di questa baia è il nume tutelare.” Così  appare agli occhi di Roberto Saviano, che lo descrive dalle pagine de La Repubblica.
 
Il centro prende forma negli anni ’90, sul modello del parco de La Villette di Parigi di Adrien Fainsilber, a Bagnoli nell’area industriale dell’ex Italsider. Il complesso,  promosso da Vittorio Silvestrini, venne realizzato dall’architetto Massimo Pica Ciamarra, socio fondatore dell’Istituto per la diffusione e valorizzazione della cultura scientifica, recuperando una delle più antiche strutture industriali della zona, la ex vetreria LeFevre.

L’area su cui sorge è quella della piana di Coroglio, ai piedi della collina di Posillipo, già scelta da Greci e Romani per un insediamento di qualità essendo ricca di sorgenti termali. Balneolis venne infatti chiamata per la presenza di una piccola sorgente d’acque che confluivano in Balneum un piccolo insediamento bucolico.  Abbandonata nel corso del Medioevo, l’area fu valorizzata a seguito della “rinascita Ferdinandea” appunto da Federico II dalla metà dell’800, che vi insediò alcuni opifici ma soprattutto sviluppò l’insediamento residenziale di Bagnoli.

Dall’unità d’Italia, in nome della soluzione di problemi economici e sociali, venne scelta come sede di impianti industriali tra cui nei primi anni del “