Mettere assieme per la Giornata della Memoria un ciclo di incontri con persone autorevoli, nel campo dello studio della Shoah, non è un’impresa facile soprattutto perchè in Italia tutto si concentra nel mese di gennaio, mentre il resto dell’anno le iniziative sono sporadiche.
Nel nostro paese si usa vivere alla giornata e quindi oggi c’è la Shoah, domani il Giorno del Ricordo, poi verrà la I Guerra Mondiale, ecc ecc
Per fortuna in altri paesi vi sono delle Istituzioni che fanno storia tutto l’anno e la mettono a disposizione di studenti e docenti, in una formazione “in progress” che si mette a diposizione anche della società civile (vedi la Polizia di Parigi che frequenta i corsi per capire le radici del razzismo).
Per parte nostra non possiamo che dare un piccolissimo contributo, una goccia nel mare di quel che si dovrebbe fare e partiamo da un incontro con Marika Kauffmann Venezia che tornerà a Stienta senza Shlomo Venezia, ma sarà disponibile a farci capire cosa significa essere “un sopravvissuto”
“Nel caso del genocidio ebraico, conservare storie non coinvolge solo la salvaguardia del loro contenuto verbale, ma anche le sensazioni, i gesti, i suoni. La moltiplicazione delle forme documentali vorrebbe includere tutti questi aspetti e dunque permettere la loro permanenza. Tuttavia così non sarà.” (D. Bidussa, Dopo l’ultimo testimone)
Quando anche l’ultimo testimone ci avrà lasciato, toccherà elaborare quel vuoto. Per ora noi proviamo a ricordare Shlomo con le sue interviste, ma accanto a questo avremo la possibilità di fare a Marika domande essenziali per capire come un’evento così sconvolgente possa venire elaborato da una persona per diventare, se non accettabile, sopportabile.
Doppio appuntamento a Stienta venerdì 17 in Aula Magna delle scuole medie, piazzale COOP (causa lavori di restauro della Sala Consigliare), ore 20.45 e ad Adria tra i ragazzi del Polo Tecnico, sabato 18 alle ore 10.30.