12 febbraio 2014 – Alla Biblioteca “Buchaster” di Costa di Rovigo Alessandra Kersevan parla di Confine Orientale

giorno del ricordoSe si affidano ai trattati le definizioni dei confini prima o poi qualcuno si ritrova dalla parte sbagliata e tenta con la guerra di ribaltarne le conclusioni.

Le guerre poi sono un macello globale che non mette pace, ma crea ingiustizie e nuove rivendicazioni.

Slovenia, Croazia, Italia tra i territori dell’Istria e Dalmazia sono un intrico di popoli e culture che hanno cercato di prevalere gli uni sugli altri a prezzo di violenze ripetute e diffuse.

Gli italiani, i meno numerosi, punteggiano le coste, sloveni e croati a costituire le classi subalterne di contadini e operai, tra loro una lotta che prima è di cultura e poi si fa di classe.

Il fascismo si impone, dal primo dopoguerra con carateri ferocissimi e per venti anni spadroneggia sperimentando sugli slavi il sistema concentrazionario, poi cade ed in un mese si consumano parte delle vendette. Arrivano i tedeschi e contro di loro e dei Repubblichini si scatena la forza di coesione del partito comunista yugoslavo e italiano. Prevale lo slavo e si consumano ulteriori vendette, ma gli alleati occidentali non ci stanno, e contrastano l’occupazione delle terre che il nazionalismo italiano voleva facessero parte della Patria.

L’Italia non ha voce in capitolo, ha perso la guerra, e sembra destinata a perdere anche i territori, poi però si profila il pericolo del blocco comunista ed allora, da parte degli attori, si cambia tattica.

E’ una storia infinita e dolorosa, attorno alla quale stanno le foibe, cavità profonde e fenditure carsiche nelle quali ognuno butta quel che ritiene scarto, soprattutto scarti di umanità.

La storia va insegnata, non sono le corone d’alloro che fanno luce sulle vicende nè sul dolore dei popoli, per questo nell’incontro organizzato in Biblioteca “Buchaster” con l’Amministrazione comunale di Costa di Rovigo e la storica Alessandra Kersevan, vogliamo mettere l’accento non sui numeri, per fare la contabilità dell’orrore, ma sulle vicende, usando i documenti.

Per questo crediamo che la Legge Italiana abbia istituito il giorno del Ricordo, perchè si spieghi cos’ha significato per quelle terre sentirsi passare un confine sopra la pelle con il carico di violenze di volta in volta ciascuno legittimava.