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Gennaio 2014 – Giornata della Memoria

volantino

Mettere assieme per la Giornata della Memoria un ciclo di incontri con persone autorevoli, nel campo dello studio della Shoah, non è un’impresa facile soprattutto perchè in Italia tutto si concentra nel mese di gennaio, mentre il resto dell’anno le iniziative sono sporadiche.

Nel nostro paese si usa vivere alla giornata e quindi oggi c’è la Shoah, domani il Giorno del Ricordo, poi verrà la I Guerra Mondiale, ecc ecc 

Per fortuna in altri paesi vi sono delle Istituzioni che fanno storia tutto l’anno e la mettono a disposizione di studenti e docenti, in una formazione “in progress” che si mette a diposizione anche della società civile (vedi la Polizia di Parigi che frequenta i corsi per capire le radici del razzismo).

Per parte nostra non possiamo che dare un piccolissimo contributo, una goccia nel mare di quel che si dovrebbe fare e partiamo da un incontro con Marika Kauffmann Venezia che tornerà a Stienta senza Shlomo Venezia, ma sarà disponibile a farci capire cosa significa essere “un sopravvissuto”

“Nel caso del genocidio ebraico, conservare storie non coinvolge solo la salvaguardia del loro contenuto verbale, ma anche le sensazioni, i gesti, i suoni. La moltiplicazione delle forme documentali vorrebbe includere tutti questi aspetti e dunque permettere la loro permanenza. Tuttavia così non sarà.” (D. Bidussa, Dopo l’ultimo testimone)

Quando anche l’ultimo testimone ci avrà lasciato, toccherà elaborare quel vuoto. Per ora noi proviamo a ricordare Shlomo con le sue interviste, ma accanto a questo avremo la possibilità di fare a Marika domande essenziali per capire come un’evento così sconvolgente possa venire elaborato da una persona per diventare, se non accettabile, sopportabile.

Doppio appuntamento a Stienta venerdì 17 in Aula Magna delle scuole medie, piazzale COOP (causa lavori di restauro della Sala Consigliare), ore 20.45 e  ad Adria tra i ragazzi del Polo Tecnico, sabato 18 alle ore 10.30.

 

30 dicembre 2013 – Auguri dal Fiume

auguri 2013

 

L’anno della grande crisi, annunciata, scongiurata ed in fine arrivata, per il Fiume è stato anche l’anno della ripartenza dopo la perdita di Luciano.

Non è stato facile sostenere lo sforzo di fare tutto senza Luciano Bombarda. Lui, motore non certo immobile, della nostra piccola ma attiva Associazione, teneva i contatti, telefonava agli ospiti e amici, tallonava le Amministrazioni pubbliche per tenere alta l’attenzione sui temi che ci stanno a cuore, scovava le persone di spessore prima che il resto del mondo si accorgesse di loro!

Noi, sparuto gruppo sostenuto dalle molte attestazioni di affetto nei confronti di Luciano ma anche della nostra decisione di tenere vivo il Fiume, abbiamo fatto del nostro meglio e nel bilancio di quest’anno abbiamo messo alcune iniziative di tutto rispetto.

Per primo abbiamo onorato gli impegni della Giornata della Memoria 2013, abbiamo invitato Titti Marrone a presentare il suo libro sulla crisi della classe che oggi dovrebbe guidare il paese, abbiamo celebrato la storia di Matteotti e del suo impegno con un incontro alla casa Museo di Fratta Polesine. Abbiamo portato in Polesine per un prestigioso concerto sui suoni che uniscono il Mediterraneo, la cantante e amica Miriam Meghnagi.

Abbiamo ripreso gli approfondimenti storici con un viaggio a Rijeka e parlato di 8 settembre attraverso l’occupazione italiana nell’Ex-Jugoslavia con lo storico Eric Gobetti.

Ci accingiamo a dare il nostro contributo alla Giornata delle Memoria della Shoah a partire dalle iniziative già concluse che ci hanno visto, con Liliana Picciotto, a presentare il sito “I nomi della shoah italiana” ai ragazzi delle scuole di Ferrara e Rovigo e al MEIS (Museo dell’ebraismo e della shoah).

Oggi in Italia c’è un magma che fermenta, statistiche indicano che il popolo non ama la democrazia, forse perchè non ben rappresentata, e qualcuno è pronto a fare cattivo uso di una esasperazione che, a grattar bene, è frutto di colpe collettive.

Chi ha governato fino a ieri, prendendo a piene mani dai forzieri, ora si scaglia contro chi è subentrato e trova le casse vuote, ma questi ultimi, dopo aver approfittato a loro volta, sulla scia dei cattivi maestri, fanno fatica a raddrizzare la barra.

Nel mare in tempesta speriamo tutti in una pronta bonaccia che consenta di ricostruire piano piano una coscienza civile e una onestà responsabile e ci facciamo gli auguri che questo accada al più presto!

Il 17 dicembre ci siamo ritrovati con gli amici più cari, nel nome di Luciano, per un brindisi a lui e a noi tutti ma una bella risata, come lui avrebbe voluto, non ci è riuscita… speriamo che in futuro sia più facile.

 

 

 

11-12 dicembre 2013 – Liliana Picciotto responsabile del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea presenta il nuovo sito “I nomi della shoah italiana”

meis           cdec    isco

Nell’era della conoscenza “2.0” il compito di chi si occupa di educazione a vario titolo, è quello di essere sempre più compreso e soprattutto dalle giovani generazioni. Per essere ascoltati bisogna interessare e, quindi, usare tutti i mezzi che offrono le nuove tecnologie.

Queste tecnologie consentono l’archiviazione di un grandissimo numero di dati e la fruizione condivisa da luoghi diversi e da platee diverse. E’ per questo che, dopo aver raccolto e messo l’uno sull’altro migliaia di nomi di ebrei italiani e stranieri, con il comune denominatore della persecuzione e della deportazione dall’Italia, la storica Liliana Picciotto oltre ad aver pubblicato il “Libro della Memoria”  ha affrontato anche la sfida della digitalizzazione.

Il “Libro della Memoria” pietra miliare dello studio della Shoah in Italia, a partire dalla sua pubblicazione nel 1992, è stato arricchito da nuove scoperte a seguito della ricerca negli archivi di tutta Italia e di altri paesi, così che il libro è stato riedito nel 2002.

Da questa seconda edizione in poi, molti dati, spesso fondamentali,  sono stati aggiunti anche grazie all’apporto dell‘Associazione il Fiume e al lavoro instancabile di Luciano Bombarda e dei suoi collaboratori. Il ritrovamento continuo di dati sconosciuti ed inediti ha reso quasi indispensabile pensare al riversamento in rete del lavoro ed è nata così l’idea del sito “I NOMI DELLA SHOAH ITALIANA“, uno strumento che si propone al pubblico vasto, ma anche agli studiosi della storia tragica del ‘900 europeo.

Liliana Picciotto, l’autrice e coordinatrice di un piccolo gruppo di collaboratori e web designer, verrà a presentare il sito nell’Aula Magna del Liceo Classico “Ariosto” di Ferrara, mercoledì 11 dicembre alle ore 11.30.

Seguirà nel pomeriggio alle ore 16.00, in via Piangipane 81 sempre a Ferrara, presso la sala Multiuso del MEIS, la presentazione resa possibile dalla collaborazione con la direzione del Museo dell’ebraismo e della Shoah in via di costruzione.

Una ulteriore presentazione alle scuole avrà luogo giovedì 12 dicembre alle ore 9.30 presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “Paleocapa” di Rovigo.

Le due date sono state rese possibili grazie al patrocinio della Fondazione del MEIS e alla collaborazione dell’Istituto di storia Contemporanea di Ferrara oltre che degli Istituti scolastici sopra citati.