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27 Giugno 2009 – “LE DUE GUERRE”

 Gian Carlo CaselliAl “Teatro Jubilaeum 2000” di Stienta il giudice Gian Carlo Caselli ha presentato, ad un pubblico numeroso ed interessato la sua storia, prima di giudice istruttore a Torino impiegato in indagini sulle Brigate Rosse e successivamente quale Procuratore Capo a Palermo, dal 1993 al 1990, gli anni dei processi “eccellenti” su mafia e politica: Andreotti, Dell’Utri, Mannino, Musetto, Contrada.

 Moderatrice dell’incontro Micol Andreasi, che con Luciano Bombarda ha presentato il magistrato e il suo libro introducendo l’intervista alla quale Caselli ha risposto con la sua consueta forza e passione.

Il pubblico, che riempiva il teatro parrocchiale di Stienta, ha contribuito generosamente, con un’offerta libera all’ingresso, al sostegno di Emergency, l’associazione che cura le vittime, soprattutto civili, nei paesi ancor oggi teatro di guerra.

23-24 marzo 2009 – SONDERKOMMANDO AUSCHWITZ

Schlomo Venezia con i ragazzi del Roiti

Vero e proprio tour de force per Schlomo Venezia, ospite de “Il Fiume” e della Provincia di Rovigo, in una due giorni di sofferenza per il dovere del ricordo.

 

Lunedì 23 marzo l’amico Schlomo, con l’inseparabile moglie Marica, ha parlato in successione al Liceo Scientifico “Roiti” di Ferrara e alla sera al Teatro Jubileum di Stienta (Ro), ad una platea interessata e partecipe, della propria esperienza nel lager di Auschwitz fino alla liberazione da parte delle truppe sovietiche.

Il giorno seguente il signor Venezia, sempre introdotto storicamente dalla dottoressa Francesca Panozzo, studiosa della Shoà,  ha parlato ai ragazzi e ai docenti del Liceo Scientifico “Paleocapa” di Rovigo, e nel pomeriggio ai bambini delle elementari di Fratta Polesine (Ro).

Nonostante la crudezza dell’esperienza nel “sonderkommando” Shlomo Venezia è riuscito a rendere il suo racconto adatto anche ad un pubblico di giovani, senza che la verità storica e documentale venga meno.

L’unicità della testimonianza di un membro del “sonderkommando” stà sia nel fatto che Schlomo è uno degli ultimi sopravvissuti ad aver svolto questo compito e ad aver visto con i propri occhi il momento conclusivo della macchina di sterminio nazista, ma soprattutto nella lucidità che ancora caratterizza il suo racconto.

“Non si esce mai dal lager” dice Schlomo Venezia ai suoi intervistatori, mentre dopo ogni testimonianza si esce in forte difficoltà e privi di energie, ma il dovere del ricordo è più forte e così Schlomo non vi si sottrae mai.