2a Festa de “Il Fiume” – Stienta

Per chi non ha potuto partecipare, è giusto pubblicare alcune note sullo svolgimento della serata che ha visto l’Associazione Il Fiume riunire amici e sostenitori sulla chiatta degli “Amici del Po” ancorata lungo l’argine a Stienta (Ro).

Di fronte ad un suggestivo tramonto sul Po, tra buona musica suonata da giovani amici clarinettisti, e i piatti cucinati dalle ottime cuoche dell’associazione è stato facile fare il  punto sull’attività svolta e su quella in programma per l’immediato futuro.

Il menù a buffet prevedeva piatti della tradizione mediterranea, dalle sarde in saor, ai cevapcici croati, al cous cous marocchino guarnito da humus e tzatziki, per continuare con capponata, pollo alla catalana, insalata greca e in chiusura persegada triestina, il tutto per ricordare la bellezza del mix di culture che sta alla base della proposta culturale de “Il Fiume”.

Lo scorso anno aveva partecipato alla serata l’artista Miriam Megnaghi, quest’anno invece era tra noi la dottoressa Laura Fontana, responsabile delle attività in Italia del “Mémorial de la Shoah” di Parigi, la massima istituzione europea in materia di ricerca sulla shoah con la quale “il Fiume” si è spesso rapportato per le sue attività sulla ricostruzione del tema dell’internamento libero in Polesine.

Tra un assaggio e l’altro, gli amici e gli ospiti hanno potuto ricordare le iniziative che grazie a Il Fiume, hanno portato a Stienta ed in Provincia numerosi, storici e testimoni della persecuzione razziale ma anche scrittori e giornalisti di chiara fama.

Vanno ricordati sinteticamente, don Andrea Gallo, Walter Veltroni con Shlomo Venezia e le sorelle Andra e Tatiana Bucci (sopravvissuti all’orrore di Auschwitz), gli storici Gianpaolo Romanato, Ilaria Pavan e il giornalista e scrittore Paolo Rumiz.

Il presidente de Il Fiume, Luciano Bombarda ha poi illustrato le iniziative previste per l’autunno che vedranno la presenza di Luciana Castellina, dello storico Klaus Voigt, del giudice Antonio Ingroia, previsto a maggio ma spostato a novembre per sopraggiunti impegni di lavoro, ed altri importanti esponenti della cultura contemporanea.

Considerato che l’Associazione non ha fini di lucro e realizza le proprie attività con la collaborazione delle Istituzioni, con i contributi delle Amministrazioni comunali, ma soprattutto con i fondi dei propri membri attivi, il lavoro svolto è di tutto rispetto e lo conferma l’apprezzamento dei presenti alla serata di sabato, oltre ai messaggi di partecipazione degli amici assenti per le vacanze.

    

Alcuni momenti della serata conviviale
      

16 luglio 2011 – 2° festa del Fiume

E’ sceso il tramonto sulla seconda festa de Il Fiume a Stienta e, prima di dare il giusto resoconto, ringraziamo tutti gli amici che, pur non essendo stati con noi per vari e giustificati motivi, ci hanno inviato i loro saluti.
Ne pubblichiamo uno fra tutti, emblema dell’affetto e della partecipazione che “Il Fiume” ha saputo suscitare in questi anni di attività.

“Sarei intervenuto molto volentieri per vari motivi, il principale di quali è certamente dimostrare – per quel poco o nulla che conta – tutta la mia simpatia e stima per chi come te (e come voi) dedica tempo ed energie per continuare, nonostante tutto, a tenere acceso il fuoco della civiltà, della tolleranza, della libertà.  

L’immagine che ho davanti agli occhi pensando a voi e alle tante persone di buona volontà che, in giro per l’Italia, si dedicano alla “coltivazione della civiltà”, è quella dei monasteri durante le invasioni barbariche che conservavano, studiavano, traducevano e ricopiavano (per garantire che non andassero mai dispersi) i testi antichi di un sapere alto e raffinato, le radici stesse dell’umanesimo in attesa che, passata l’onda brutale e grottesca della dell’ignoranza e della prevaricazione, si potesse, pazientemente, riprendere il filo mai spezzato del difficile cammino per la costruzione della civiltà.

E per fare questo non c’è nè un luogo nè un tempo migliore di altri. Ci sono solo persone buone e sagge che, qua e la, lo fanno a beneficio di tutti, senza distinzioni.  

Il “pensiero semplice”, quello assertivo ed assiomatico, quello che non distingue, quello del “tutto bianco” o “tutto nero”, è molto affascinante e rassicurante. Seguire “codici” comportamentali rigidi, predeterminati, consacrati da chi detiene il potere fa sentire di essere “a posto”, di agire nel giusto. La strenua battaglia contro il cosiddetto (e malinteso) “relativismo” che in questi anni si è affermata come vincente porta tuttavia in sè il seme della intolleranza e della indifferenza. E’ il funerale del pensiero aperto, la morte dell’approccio critico, la fine della crescita. Dunque non mollate!!!”

Carlo Negri
giudice presso Tribunale di Rovigo

16 luglio 2011 – 2° festa del Fiume

Certo il mondo attorno a noi è un coacervo di ingiustizia, bestialità e finte occupazioni, con netta predominanza del caos sull’ordine, ma del caos negativo non quello che produce diversità e bellezza.

In mezzo agli sconvolgimenti del mondo, cerchiamo di tenere salda la zattera de Il Fiume, cui ci siamo affidati e aggrappati per superare le “troubles waters” che ci circondano, così abbiamo organizzato per il secondo anno la Festa del Fiume e sul fiume.

Stienta, il piccolissimo paese della provincia di Rovigo,  che è scenario della maggioranza dei nostri incontri, sarà anche il luogo dell’occasione per incontrare i nostri amici o almeno la gran parte di loro.   Il posto è l’imbarcadero sul Po che per una sera sopporterà le chiacchiere e la musica degli amici, anziché il solo sciabordio dell’acqua sui fianchi delle barche, o l’andirivieni dei pescatori del fiume.

Il menù, rigorosamente fatto con le preziose mani di amiche e sostenitrici, sarà quanto di più vario e genuino possiamo proporre e tra una pasta, una sardina, un cevapcici e un mestolo di cous cous con humus e condimenti vari, faremo il punto di quanto messo in cantiere durante la stagione. Il successo della festa dello scorso anno fa ben sperare che incontrarci anche quest’anno, sarà una bella occasione di confronto e arricchimento per tutti noi.

il Po a stienta

 

L’ITALIA S’E’ DESTA…


Il popolo dell’Italia che pensa e si informa, che ha voglia di contare, e non viaggia in suv, e non consuma risorse inutilmente, che lavora finchè qualcuno decide che il lavoro c’è, per due volte consecutive ha votato ed  ha espresso il suo dissenso con la linea del Governo e dell’economia dominante.

Se qualcuno fa delle leggi sbagliate, l’Italia sa che può cancellarle.

E’ un grande monito a chi governa.

C’è però chi si allarma e paventa la vittoria del partito del “NO”, no al nucleare, no alla Tav, no ai privati nella gestione delle risorse primarie, no alla centrale a carbone nel Delta del Po, sembra che sia il governo del no!

Forse è proprio da zero che ha inizio il cambiamento.

Snellire gli organismi dirigenti, cambiare le logiche del lavoro, impegnarsi in prima persona è una strada da percorrere e da proporre agli altri italiani, per condividere i valori positivi che negli altri paesi sembrano più presenti che nel nostro.

E allora ecco i primi provvedimenti che sembrano far presagire un governo diverso:

Milano:

1-       niente più ronde per colpire gli incapaci di inserirsi in questo ingranaggio ma ronde convertite in assistenza ai barboni e indigenti, sempre di interventi della collettività si tratta, ma molto più utili

2-       drastica riduzione auto blu, utilizzo in condivisione di piccole utilitarie e con parsimonia

Puglia:

1-      cancellato ticket sulle ricette di anziani ed indigenti e rimodulate le fasce di reddito per le esenzioni, senza gravare sulla spesa totale

Trieste:

1-       nominato assessore alla cultura il presidente della comunità ebraica per valorizzare finalmente l’anima multi culturale di questa splendida città

io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono … dice Emanuele Silvestri, chissà che non cominciamo a sentirci tutti un pò più italiani!

12 -13 giugno 2011 – L’ITALIA E’ CHIAMATA A SCEGLIERE SU ACQUA PUBBLICA, NUCLEARE E LEGITTIMO IMPEDIMENTO

Domenica 12 giugno e lunedì 13 giugno, si svolgeranno i referendum popolari su 4 quesiti fondamentali che i cittadini italiani, con oltre 1 milione di firme, hanno chiesto di mettere in discussione, dopo le leggi approvate dal Parlamento:

ACQUA / SCHEDA ROSSA

1 – si chiede se abrogare l’articolo 23 bis della Legge n. 133/2008 che favorisce la privatizzazione del servizio idrico

 

2 – si chiede se abrogare il comma 1 dell’art. 154 del D.L. n° 152/2006 che autorizza il gestore dell’acqua ad ottenere dei profitti garantiti sulla tariffa, caricando la bolletta dei cittadini di un 7% in più senza un collegamento a logiche di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio

NUCLEARE / SCHEDA GRIGIA  

3 – si chiede l’abrogazione del decreto 112 del 2008 nel quale si prevede di tornare a costruire centrali nucleari per la produzione di energia elettrica e nel quadro di provvedimenti per lo sviluppo economico

LEGITTIMO IMPEDIMENTO/ SCHEDA VERDE

4 – si chiede l’abrogazione di alcuni articoli della L.51 del 2010 che stabiliscono la possibilità per le alte cariche dello stato a non comparire in udienza penale, stabilendo così l’impunità di alcuni cittadini rispetto al resto del paese

Al di la di una spiegazione approfondita dei quesiti scritti in politichese e pieni di riferimenti ad articoli e commi di legge, per la quale si rimanda ai molti siti che  sostengono le ragioni del SI o quelle del NO, la nostra Associazione vuole ribadire l’importanza dell’atto stesso della partecipazione referendaria.

Le schede sono 4 e non vanno sovrapposte, pena l’annullamento del voto.  Bisogna avere scheda elettorale e documento di identità.

Ma soprattutto bisogna andare in tanti e portare più persone possibile, perché, indipendentemente da opinioni o convinzioni in merito ai temi, bisogna ribadire che gli italiani vogliono esprimersi sulle decisioni che li riguardano e ne hanno tutta la capacità. 

Per il resto, volendo entrare appena appena nel merito, ci sentiamo di riflettere sui quesiti.

Si può vivere senza petrolio, male, ma si può provare.  Se qualcuno però chiude i rubinetti dell’acqua, siamo finiti! Che si studi  il modo perché questo bene sia gestito al meglio e, come dice il geologo Tozzi, non importa se i tubi son rotti e l’acqua ritorna in falda, quel che importa è che la fonte primaria della sopravvivenza della terra sia garantita agli esseri viventi che ne son costituiti in buona parte. 

Sul nucleare basta non fermarsi davanti alla porta della necessità di energia, ma aprirla ed entrare a vedere il mare dei problemi che ha questa forma di produzione di elettricità, dall’approvvigionamento allo smaltimento delle scorie, per capire che tornare a costruire centrali nucleari, non è una soluzione.

Il  “legittimo impedimento” a comparire davanti al giudizio della legge, non dovrebbe essere nemmeno un problema sul nostro tavolo se, chi fa politica, avesse il minimo senso del bene pubblico  anzichè del proprio personale interesse.

Andiamo a votare in tanti e difendiamo i nostri diritti.