La condizione degli ebrei in Polesine durante il fascismo

Nel marzo 1939 risiedevano nella provincia di Rovigo 40 ebrei italiani e 3 stranieri. Le leggi razziali emanate dal fascismo nel novembre 1938, esclusero alcuni di loro dalle professioni e dagli impieghi statali, due medici e un ingegnere polesani non poterono più esercitare e un’insegnante perse il lavoro. In seguito furono sequestrati anche i beni di proprietà di ebrei con conseguenze disastrose per la famiglia ( vedi i casi di Luigia Modena Colorni di Rovigo e della famiglia Ravenna di Adria).

fronte del ghetto di Rovigo

Intanto nel corso degli anni 30, molti ebrei stranieri provenienti dai paesi sotto occupazione nazista, trovarono rifugio in Italia, per lo più in attesa di espatrio dai porti della penisola, ma l’introduzione delle leggi razziali nel novembre “