28 MARZO 2017- ANCHE A DUE CARRARE UN GIUSTO TRA LE NAZIONI

La medaglia di “giusto tra le nazioni” conferita dallo Yad Vashem

A più di 70 anni dalla liberazione dal nazifascismo ci sono ancora molte storie da raccontare. Una è quella di Pontemanco e delle famiglie Brunazzo e Bertin e delle famiglie Hasson e Mevorach che vennero salvate dalla solidarietà dei primi.
A Pontemanco (un borgo ai piedi dei Colli Euganei oggi frazione di Due Carrare) negli anni ’40 erano quasi tutti socialisti, di quelli che si riferivano a Matteotti, l’unico politico che contrastò con forza Mussolini.
Dopo l’8 settembre del 1943 arrivarono in paese alcuni profughi ebrei che fuggivano dall’ internamento libero in provincia di Rovigo. I profughi erano clandestini e ricercati dal ricostituito governo fascista della Repubblica di Salò e dai Nazisti.
Per loro si aprirono le porte di casa Brunazzo; Guerrino, vedovo, la sorella Erminia e due figli maschi, Attilio in seminario e Isidoro  ventenne, nascosero dal 31 dicembre 1943 al 27 aprile 1945 a ben sette persone, quattro adulti e tre ragazzi, a rischio della vita.
Tutto il paese che sapeva  aiutò e chi non sapeva, ma intuiva, tenne la bocca chiusa.
Nutrire e alloggiare sette persone in più in tempo di guerra col razionamento e la scarsità di viveri non fu facile, per gli acquisti servivano, infatti, le tessere annonarie.
A Pontemanco però il mugnaio Bertin fornì legna, farina e tutto quel che poteva, il farmacista dottor Fortin fornì medicine e assistenza, il parroco don Torresin conforto e notizie sul corso della guerra.

Il 27 aprile ad un soffio dalla ritirata dei tedeschi un episodio rischiò di causare a Pontemanco una delle tante stragi nazifasciste ma la determinazione del parroco rese possibile la salvezza di settanta  uomini del paese tra cui i gli ebrei,  scambiati per partigiani perché non erano abbronzati come lo erano i contadini del luogo.
Fu così che gli Hasson, Ido,  Sida e la figlia Blanka con la nipote Esther Danon e i Mevorach, Israel, Tinka e Isacco in fuga da Jugoslavia e Bosnia Erzegovina riuscirono a salvarsi e continuare a vivere.
Lo Yad Vashem, l’istituzione che si occupa in Israele dello studio e della raccolta del materiale sullo sterminio del popolo ebraico,  attraverso l’Ambasciata di Israele in Italia conferirà martedì 28 marzo presso il comune di Due Carrare la medaglia di “giusto tra le nazioni” ai discendenti della famiglia Brunazzo.

La  cerimonia si svolgerà martedì 28 marzo alla Casa dei Carraresi in via Roma 33, nel Comune di Due Carrare alla presenza del Sindaco, dell’Ambasciatore di Israele in Italia e dei discendenti delle famiglie Brunazzo e Mevorach e con l’Associazione il Fiume a rappresentare la famiglia di Esther Danon.

Comune di Due Carrare

La cerimonia è aperta al pubblico.