6 agosto 2022- MATTEOTTI NELLA MEMORIA CANTATA con l’autore Enzo Bellettato

Il volume di Enzo Bellettato edito da La Minelliana e Istituto Ernesto de Martino

La figura di Giacomo Matteotti ha fornito lo spunto per molta ricerca storica essendo stata una delle ultime voci politiche a levarsi contro Mussolini ed il fascismo. Il suo efferato omicidio costituì il passaggio definitivo dalla democrazia alla dittatura nell’Italia del primo ‘900 trascinando con sè, con la Germania, il resto dell’Europa. Il popolo capì drammaticità del momento ma non aveva armi per opporsi se non quella della memoria e della conservazione dell’ideale. E se ai funerali andarono in migliaia, anche se il regime fece di tutto per evitare il bagno di folla, a tramandare la sua figura ci pensarono i canti sommessi del popolo contadino e operaio che da subito iniziò a comporre musiche e strofe che divennero un deposito prezioso degli ideali e dei valori per i quali il deputato socialista e polesano era stato ucciso.

In tempi di cancellazione della memoria dei fatti per sostituirla con la celebrazione superficiale di un calendario civile che esime dall’impegno più profondo della conoscenza, siamo grati al prof. Enzo Bellettato e ai ricercatori che prima di lui hanno lavorato, per aver condensato in un lavoro esaustivo la mole di contributi dati dalla tradizione popolare ad un ideale di giustizia che sembrava perduto. L’ideale di giustizia concretizzatosi, dopo enormi sofferenze, nell’Europa democratica è tuttavia una conquista che va rinvigorita e sostenuta, che va puntellata contro i tentativi ricorrenti di farla crollare dall’esterno ma anche dall’interno.

Per questo abbiamo colto l’occasione della festa popolare a Stienta alle Zampine in questo torrido 6 agosto per sentirne raccontare dall’autore, coadiuvato da Chiara Crepaldi alla chitarra, e dalle musiche raccolte in un cd.

Chi siamoEnzo Bellettato, laureato in Pedagogia all’Università di Padova e successivo diploma di perfezionamento sui Diritti della Persona e dei Popoli, di professione insegnante e direttore didattico, coltiva nel contempo interessi e attività in vari campi del sapere e del vivere sociale. Negli anni ’90 promuove la Consulta per la Pace e i Diritti Civili del Comune di Rovigo della quale sarà presidente per tre anni. Appassionato di astronomia, fonda il Gruppo Astrofili Polesani e ne diviene presidente curando poi la realizzazione dell’Osservatorio Astronomico Pubblico (con l’Amministrazione Provinciale) e del Planetario Civico (con il Comune di Rovigo). Collabora con varie associazioni culturali per la divulgazione della storia e delle tradizioni popolari.