5 febbraio 2022 – La storia di Andra e Tatiana Bucci a Due Carrare
Il comune padovano di Due Carrare ha offerto la possibilità di fare didattica della Shoah. Grazie ad una Amministrazione comunale consapevole ed attenta, nella persona di Alice Carpanese, abbiamo tenuto in occasione della Giornata della Memoria un incontro in presenza con gli studenti sul tema delle leggi razziali e sulle loro conseguenze per gli ebrei italiani e no.
30 ottobre 2021 – PARLAR DI GUERRA NON E’ MAI ABBASTANZA
Rovigo e Villadose sono stata una bella doppietta di approfondimento della storia del confine orientale. Del resto i nostri affezionati sono abituati a farlo da anni con i migliori storici sulla piazza. Tra i più giovani Alessandro Cattunar, Federico Tenca Montini ed Eric Gobetti, ma con noi ne ha parlato più volte anche il grande professor Boris Pahor (107 e non li dimostra!).
Sentirsi dare del negazionista come è successo ad Eric Gobetti, di questi tempi è facile.
In questi ultimi tragici dieci anni le parti si sono invertite, non è più un tabù dirsi fascisti e invece sembra quasi una vergogna festeggiare la liberazione dal nazi-fascismo.
Gli storici per fortuna vanno oltre, studiano i documenti, raccolgono le testimonianze, le classificano e le confrontano. Gli storici sanno distinguere ciò che accade realmente dalla partecipazione emotiva mentre quando si dice “foibe” chi ha interesse a nascondere le vicende, gioca sulla crudeltà e sull’orrore mistificando i fatti e amplificando i numeri.
Le atrocità di una guerra durata vent’anni nelle terre di confine non hanno bisogno di essere amplificate, raccontate sì ed è questo che in sintesi fa il libro “e allora le foibe” tracciando un percorso divulgativo con precisi riferimenti bibliografici.
L’esodo poi va ugualmente raccontato senza mescolarlo con le foibe perché i due fatti non sono strettamente collegati visto che si parla di 1943 e 1945 contro il 1949-54.
La guerra è il male. La guerra rompe tutti i freni alla violenza primordiale dell’uomo e scompagina gli schemi che nei secoli hanno garantito la convivenza civile.
Ne abbiamo parlato con Nico Piro, inviato di guerra di Rai 3 a proposito dell’Afghanistan nella serata interessante e coinvolgente tenutasi al Forum San Martino nella cittadina veneta di San Martino di Venezze con la collaborazione della nuova Amministrazione Comunale e degli amici del gruppo Emergency di Rovigo rappresentati da Gabriele Casarin.
Nico Piro ha presentato il suo documentario “Un ospedale in guerra”, in cui ha raccontato le condizioni in cui si trova ad operare l’ospedale di Emergency a Kabul, mettendo in risalto il prezioso lavoro di Gino Strada, morto il 13 agosto, e del suo staff.
Il documentario è stata l’occasione per conoscere ancor più il grande lavoro dei medici e infermieri di Emergency, per poi riflettere sul ruolo che hanno giocato e giocano tutt’ora gli attori della politica internazionale, a partire dagli americani e dalla loro fallimentare gestione ventennale del paese, ma senza risparmiare critiche al governo italiano e non solo, che ha speso miliardi per impiegare contingenti militari nel paese asiatico senza risolvere i problemi della popolazione.
Una serata quest’ultima che si aggiunge e completa, attualizzandola, quella di Rovigo e Villadose e che getta un a speranza contraddistinta oggi dai tre segni orizzontali rossi, che porta il nome di Emergency.
28 ottobre 2021- Approfondire la storia del ‘900
Approfondire la storia del ‘900 è il compito che ci siamo dati e che segna l’autunno di risveglio delle attività culturali dell’Associazione il Fiume.
Come tutti abbiamo vissuto in un letargo attendista la fase dello sviluppo e controllo della pandemia. Non abbiamo partecipato al dibattito “no-vax” “si-vax” perchè siamo convinti che lo spillover del virus Sars Covid ci sia stato, eccome, ma da italiani ogni provvedimento preso non sarebbe stato accettato da una o dall’altra parte della popolazione. Siamo così, individualisti, libertari per noi stessi e moralisti per gli altri, capaci di straordinari eroismi e di deprecabile codardia.
Volendo guardare alla storia del secolo scorso, in attesa che il presente diventi storia e ci consenta uno sguardo sui fatti, abbiamo in programma un ciclo di presentazioni e discussioni attraverso la collana della casa Editrice Laterza dal titolo Fact chechking ossia “la storia alla prova dei fatti”. La collana è un insieme di lavori su temi che sono stati fondanti nella rinascita del paese nel dopoguerra o, proprio per necessità di rifondazione, sono stati accantonati, ma che, in qualche modo, recentemente sono stati oggetto di discussione rivista e s-corretta.
La Resistenza, il mito del “buon italiano”, le Foibe, la teoria dell’emigrazione come positiva quando è stata fatta da italiani e negativa se a migrare sono altri popoli che privano gli italiani dei loro diritti o, infine, il mito dell’italianità stessa, questi sono i temi che Eric Gobetti, Carlo Greppi, Chiara Colombini e Francesco Filippi hanno approfondito e reso accessibili al pubblico più ampio.
Il primo appuntamento è quello con le foibe e con le vicende del confine orientale attraverso una nostra vecchia conoscenza, Eric Gobetti che per noi del Fiume ha parlato di Jugoslavia dal lontano 2011 ed è poi venuto più volte a trattare dei Balcani e della nostra guerra sul quel fronte.
Appuntamento doppio in collaborazione con l’Anpi di Rovigo l’ Arci e grazie al contributo logistico dell’Auser, ore 17.00 a Rovigo , Piazza Tienanmen e con l’Anpi di Villadose alle ore 21.00 in Biblioteca comunale .
Ovviamente è obbligatorio il Green pass e la mascherina.
13 agosto 2021: Gino Strada lascia questo mondo in pessime mani
Il 13 agosto 2021 sarà ricordato perché mentre Gino Strada, medico chirurgo di guerra e fondatore di Emergency, lascia questa terra, in Afghanistan le truppe dei Talebani intensificano la conquista del paese. Brutta coincidenza.
In Afghanistan Emergency, una Ong tutta italiana e tutta speciale, ha costruito e diretto dai primi anni della sua fondazione, alcuni degli ospedali più importanti del paese e lo ha fatto perché in questo paese la guerra sembra non finire mai e lascia sul terreno migliaia vittime per lo più civili. Emergency si è incaricata di curare queste vittime in modo gratuito e di farlo perché i diritti umani sono di tutti altrimenti diventano privilegi, così pensavano Gino Strada e la moglie Teresa, altra anima dell’Associazione. Lo scacchiere internazionale sembra fare i suoi giochi di guerra in questo ombelico del mondo che si trova paradossalmente in mezzo tra le potenze che cercano una egemonia nel mondo occidentale e non solo.
Ci eravamo lasciati con grandi speranze in una presidenza statunitense di Joe Biden che invece non ha fatto altro che avvallare la decisione di Trump di lasciare il paese per poi addossare la colpa delle conseguenze sul rivale. Le colpe non sono mai di un solo soggetto ed anche la nuova presidenza USA ha le sue ma di certo la storia parte da molto lontano e l’amico Nico Piro, giornalista inviato in quella parte del mondo, ne ha scritto con cognizione di causa e ne ha parlato anche con noi del Fiume, perciò lasciamo le analisi a chi ne sa più di noi.
Per parte nostra non possiamo che piangere la sorte delle tante donne e bambine che verranno private di sogni e speranze, e continuare a sostenere Emergency attraverso le donazioni dirette o ai tanti volontari e volontarie che con i banchetti nelle piazze e nei teatri cercano di diffondere la lezione di umanità di Gino Strada.
Non abbiamo che il voto e la manifestazione per provare a migliorare il mondo, la guerra non ci appartiene. Faremo il possibile contro le ingiustizie del mondo invitando tra noi, a farci riflettere, chi sta in primo piano. Altro vorremmo ma altro non possiamo.
Un abbraccio a Gino Strada, burbero e scontroso e dagli occhi tristi e pieni dei mali del mondo.