La lotta contro un male devastante è il primo diritto di una persona, il sostegno a questa lotta da parte di parenti ed amici è un importante dovere.
Il “Fiume ” ha provato a sostenere con tutte le sue forze la lotta che Francesca Cappella ha iniziato e condotto con rabbia e determinazione dall’inizio del 2009 fino ad oggi quando le forze le sono mancate.
Abbiamo conosciuto Francesca Cappella, nel corso della nostra ricerca, come storica che conduceva ricerche all’Archivio Centrale dello Stato a Roma proprio sul periodo e sui temi che anche noi studiavamo e le sue scoperte nelle buste polverose e tra gli scaffali, hanno aggiunto nuovi dati e certezza al lavoro che stiamo mettendo insieme.
Già dal 2008 e nel gennaio 2009 assieme a noi Francesca è venuta agli appuntamenti della Memoria che ci hanno portato in Comuni e Scuole del Polesine. In qualità di giovane storica è venuta a contestualizzare con preparazione e puntualità la testimonianza di Lia Hajon e di Estica Danon Ayalon.
La sua simpatia, precisione e carica umana hanno incantato tutti, il suo sorriso aperto ha accompagnato la narrazione delle vicende storiche più tragiche del 900.
Al ritorno a Pisa dove era ricercatrice per la Scuola Normale Superiore, ha messo da parte i libri e gli elenchi accurati che aveva ricostruito nelle sue ricerche all’Archivio Centrale dello Stato e ha cominciato a combattere il cancro che l’ha consumata fino ad oggi.
Il Fiume, rileggendo i suoi sms di speranza e mai di scoraggiamento la saluta con grande commozione ed un abbraccio forte va a Matteo, il suo coraggioso e giovane marito, che l’ha sorretta fino all’ultimo momento. Ciao France!