LA BUONA PASQUA DEL FIUME…

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Fra pochi giorni sarà per il mondo occidentale la Pasqua di Resurrezione. Per il mondo cristiano il trionfo della vita sulla morte e il messaggio di speranza che quel che non si è realizzato in questa vita si potrà realizzare nell’altra.    Per il mondo ebraico la celebrazione del viaggio, dell’erranza da una terra di sofferenza ad una di libertà.

In entrambi i casi non possiamo non pensare alla Pasqua come a una speranza per una vita migliore.        La Pasqua del viaggio verso un futuro che, pur ricordando la sofferenza da cui si parte, nutre in sé la speranza.

Pasqua ha l’immagine dei viaggi della speranza che siamo costretti a vedere anche oggi. Pasqua è la delusione verso un mondo che non ha ancora elaborato un modo diverso di concepire le relazioni tra uomini.  Ancora oggi dopo millenni, una parte dell’umanità deve liberarsi dalla schiavitù che le impone un’altra parte di umanità.

L’immagine della Pasqua di quest’anno per noi è quella dei barconi che attraversano il Mediterraneo pieni di uomini, donne e bambini che cercano almeno una vita … fuggendo dalla violenza degli uomini e tuttavia  confidando nella misericordia di altri uomini.

Pasqua è anche l’immagine di passate migrazioni, forse diverse o forse sempre uguali.

Pasqua è la speranza che la voce dell’umanità migliore sovrasti quella dell’umanità peggiore